I rischi legati ai gas nel settore dell'acqua e delle acque reflue
I rilevatori di gas devono essere scelti in base all'ambiente specifico in cui operano. Il settore idrico è spesso caratterizzato da ambienti umidi e sporchi, con molteplici rischi di gas tossici e infiammabili, come metano, anidride carbonica e il rischio di esaurimento dell'ossigeno.
Ecco solo alcuni dei principali rischi di rilevamento dei gas che si riscontrano spesso negli ambienti industriali dell'acqua e delle acque reflue.
Depurazione dell'acqua
Anche se può sorprendere, il processo di purificazione dell'acqua si basa su gas velenosi come ozono, biossido di cloro e anidride carbonica per creare acqua pulita e potabile. L'anidride carbonica, ad esempio, viene utilizzata per mantenere i livelli di acidità, mentre l'ozono e il cloro sono utilizzati per la disinfezione dell'acqua.
Pur essendo essenziali, questi gas presentano seri rischi per la salute di chi lavora nella depurazione delle acque se l'esposizione non viene gestita in modo adeguato. Analogamente, nel trattamento delle acque reflue, durante la decomposizione dei residui fognari vengono prodotti gas pericolosi come il metano e l'idrogeno solforato. Il metano è altamente infiammabile e crea un rischio di asfissia, mentre l'idrogeno solforato è tossico e corrosivo, con gravi rischi per la vita negli impianti di acque reflue, nei sistemi fognari e nelle stazioni di pompaggio. Per questo motivo, i rilevatori portatili di gas singoli e multipli, così come i sistemi fissi di rilevamento dei gas, sono essenziali per garantire la sicurezza durante le operazioni negli impianti di trattamento delle acque e di gestione delle acque reflue.
Rivelatori e pannelli di controllo per l'industria dell'acqua e delle acque reflue
Monitor portatili
Monitor fissi
Rilevamento della fiamma
Pannelli di controllo
Regolamenti europei sulla rilevazione dei gas
La Direttiva 2017/164 della Commissione Europea (Direttiva UE 2017/164), emanata nel gennaio 2017, ha stabilito un nuovo elenco di valori limite indicativi di esposizione professionale (IOELV, come li chiama la direttiva) sul luogo di lavoro. L'elenco comprende monossido di carbonio, biossido di zolfo, cianuro di idrogeno, manganese, diacetile e molte altre sostanze chimiche. Gli Stati membri dovevano emanare le leggi, i regolamenti e le disposizioni amministrative pertinenti per conformarsi entro la fine di agosto 2018.
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